Il big match dei big match, la finale di quasi tutti i trofei degli ultimi anni, Trento-Cuneo. Grande equilibrio e grande recupero di Cuneo dal 2-0 al 2-2. Al tie-break l’hanno spuntata gli iridati, bravi a trasformare un 5-8 in un 14-9 grazie ai servizi di Kaziyski e a quelli di Djuric. Poco sportivo il solito Mastrangelo con i soliti commenti fuori luogo su internet. Il successo di Trento muta la classifica in vetta con Macerata che supera Cuneo grazie all’agevole 3-0 ottenuto a Padova. Troppo poca la resistenza opposta da Padova per contrastare gli ospiti con un immarcabile Omrcen, eletto MVP del match. Al quarto posto si conferma Modena che ha praticamente sempre condotto: battuta “pesante” e cambio palla fluido permettono di battere 3-1 Latina che approfitta dell’unico calo degli avversari sul finire del secondo set. Insegue in classifica un terzetto al quinto posto: Roma, Monza e Belluno. Ravenna gioca una buona partita, va sull’1-0 e lotta ma poi cede tutti i set in volata a Roma. Non è contento Giani della prestazione, ma si sa che vincere giocando male è sempre buon segno. Partita degli ex a Monza, il più eclatante è Conte. Il neo acquisto di Monza aveva giocato fino all’ultima giornata proprio con gli odierni avversati di S.Giustino. Partita quasi a specchio dove l’equilibrio l’ha fatto da padrone nel primo e quarto parziale, set analoghi invece quelli del secondo e terzo dove la vittoria è stata più agevole per l’una e l’altra formazione. Nel tie-break per Monza fa la differenza l’ingresso del secondo opposto Roumeliotis. Nuovo tonfo casalingo di Piacenza in 3 set, a passare questa volta con una certa facilità è Belluno. Ancora problemi per Piacenza che sprofonda in classifica, delude ancora Zlatanov alle prese con mille problemi fisici. Non solo la giornata di Trento-Cuneo, per il grande pubblico non dirà molto, ma Vibo-Verona è un altro grande classico degli ultimi anni. Le due formazioni danno vita ad un match equilibrato in cui i set vengono decisi da buoni spunti individuali e da diversi errori per parte, specie in battuta. Ne segue un 3-2 per i calabresi agonisticamente spettacolare.Giro di boa nel campionato di A2. Con la fine del girone di andata si decretano le qualificate e la griglia dei quarti di finale della Coppa Italia. Ma prima la notizia di giornata, cade la capolista Segrate per mano di Isernia. I molisani passano a sorpresa sul campo dei primi della classe. Nel primo set i padroni di casa impongono il loro gioco e per Isernia non c’è nulla da fare, poi è Fiore a salire in cattedra e a trascinare i suoi alla vittoria per 3-1. Da segnale un primato molto prestigioso, il capitano Fiore è il miglior ricettore di tutto il girone d’andata. I milanesi sono raggiunti in vetta da Castellana grazia alla vittoria per 3-1 nella maratona di S.Croce. Si rivede in campo Salgado e fa subito la differenza, 14 punti per il 72% in attacco e 4 muri. Consolida il terzo posto Perugia con il facile 3-0 ottenuto a Cavriago. Sorpresa di stagione è la neopromossa Molfetta che conquista il quarto posto che significa quarto di finale di Coppa Italia da giocare in casa. Il grande momento di forma di Al Nabhan costringe alla resa anche Loreto che conquista ugualmente la Coppa, 3-1 il risultato finale. A sfidare i pugliesi nei quarti di finale sarà Milano che a sorpresa va a vincere 3-0 a Città di Castello. Poco più di una formalità il 3-0 con cui Sora passa ad Atripalda, per i campani ennesime modifiche nel sestetto titolare. Vittoria amara per Genova in casa del Club Italia. Il tie-break fa dei liguri la prima squadra fuori dalla Coppa Italia. Continua il buon campionato di Corigliano vittorioso 3-1 con Cantù, buona prova del centrale Sperandio autore di ben 5 muri personali. Dicevamo delle qualificate alla Coppa Italia, questi gli accoppiamenti dei quarti di finale da giocare in gara unica in casa della migliore classificata: Segrate – Loreto; Molfetta – Milano; Castellana – Sora;Perugia – Città di Castello.
